“Isolare il M5S !„ Tour in Europa di Evi e Bonelli.

Sempre valido il detto attribuito ad Andreotti che diceva "a pensar male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca" e a proposito di Bonelli e Evi come non farsi certe domande?

Vediamo la Evi che ha convissuto talmente a lungo il suo malessere con il M5S da fare due mandati e, poco prima dello scadere, ha ritenuto opportuno dare la stura a tutto il suo disagio e trasferirsi dai Verdi. Purtroppo ne abbiam visti parecchi che esaurite le possibilità di farsi rieleggere improvvisamente si sono dissociati dal M5S, quindi a pensar male... Di solito coloro i quali si trasferiscono sono meno incarogniti con il loro ex partito, mentre i pentastellati transfughi sono spesso pieni di rancore vendicativo, come se attribuire la colpa agli altri li facesse sentire meglio rispetto alle proprie scelte.

Di astensione si deve parlare

 “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto.  Il suo esercizio è un dovere civico„

La nostra Repubblica Italiana si è dotata, 75 anni fa di una Costituzione dove sono presenti molte caratteristiche di democrazia formale ed  alla quale si attengono le istituzioni ed i cittadini italiani. Quasi sempre.

Sul voto l’articolo 48 della costituzione afferma: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico”.
 Detto questo da sempre e da parte di qualcuno è difeso il diritto all'astensione, sopratutto oggi quasi sempre davanti ad argomenti referendari “spinosi”.
Ma non è così o almeno non dovrebbe esserlo. Innanzi tutto perché l’astensione non è contemplata in nessun articolo della Costituzione, ne è contrapposta a nessun altro diritto o dovere.

La malagestione dell'emergenza Covid in Lombardia

 La morte di un uomo è una tragedia, la morte di milioni di persone una statistica.W. Churchill

Il 21 febbraio 2020 segna la data di inizio di un'emergenza sanitaria che ha sconvolto il nostro Paese. In un paesino in provincia di Lodi a 50Km da Milano viene individuato il primo paziente italiano portatore di coronavirus, si chiama Mattia e ha 38 anni, la storia dell'epidemia lo ricorderà come Paziente 1. Siamo ai tempi del governo Conte 2, che istituirà il 23 febbraio stesso la zona rossa intorno a Codogno, mettendo in quarantena 45mila persone che non potranno entrare o uscire dal perimetro.

San Siro

San Siro non è sempre stato uno stadio. Prima era un gruppetto di case sulla via da Milano verso Novara. Poche cascine a tiro delle campane della chiesa di san Siro alla Vepra. La Vepra è un affluente della Vettabbia, che un tempo allagava (in buona compagnia) Milano. Oggi della Vepra non rimane traccia (visibile) e il villaggio è diventato un quartiere: San Siro.

Che vuol dire stadio, ippodromo, ville molto belle, cottages in stile inglese con stalle per galoppatori e trottatori e case popolari che quando ci sono i concerti allo stadio non si riesce a dormire. Della chiesa di un tempo è rimasta solo l’abside: la parte anteriore sembra entrata in una costruzione degli anni Trenta come un treno in una galleria. Dunque “stadio di San Siro” vuol dire lo stadio che si trova nel quartiere omonimo. Di questi tempi vuol dire anche altro: soldi, forse corruzione e finanza globalizzata e nella cronaca ci sono tanti attori.

Termovalorizzatori, una soluzione estrema

Da come i media hanno riportato la questione degli inceneritori per il M5S, pare che noi non si voglia gestire la questione rifiuti.
Al contrario, come sempre quando si parla di ambiente, l'argomento non va affrontato con facili ideologismi, ma con pragmatismo tecnico.
 
È evidente che non si possa fare a meno degli impianti di incenerimento rifiuti, almeno allo stato attuale delle cose, ed è ideale produrre energia dal trattamento degli stessi.
 
Qual'è la proposta? Non certo quella di implementare l'ampliamento della portata degli inceneritori, al contrario andrebbero dismessi quelli obsoleti (vedi Cremona) e concentrate tutti gli sforzi sulla differenziazione e sul recupero. Non c'è altra strada,

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