Il ritorno alla normalità non è la soluzione se quella normalità è stato il problema.
Quello lombardo è un sistema sanitario d’eccellenza?
La morte di un uomo è una tragedia, la morte di milioni di persone una statistica.W. Churchill
Il 21 febbraio 2020 segna la data di inizio di un'emergenza sanitaria che ha sconvolto il nostro Paese. In un paesino in provincia di Lodi a 50Km da Milano viene individuato il primo paziente italiano portatore di coronavirus, si chiama Mattia e ha 38 anni, la storia dell'epidemia lo ricorderà come Paziente 1. Siamo ai tempi del governo Conte 2, che istituirà il 23 febbraio stesso la zona rossa intorno a Codogno, mettendo in quarantena 45mila persone che non potranno entrare o uscire dal perimetro.
Da come i media hanno riportato la questione degli inceneritori per il M5S, pare che noi non si voglia gestire la questione rifiuti.
Al contrario, come sempre quando si parla di ambiente, l'argomento non va affrontato con facili ideologismi, ma con pragmatismo tecnico.
È evidente che non si possa fare a meno degli impianti di incenerimento rifiuti, almeno allo stato attuale delle cose, ed è ideale produrre energia dal trattamento degli stessi.
Qual'è la proposta? Non certo quella di implementare l'ampliamento della portata degli inceneritori, al contrario andrebbero dismessi quelli obsoleti (vedi Cremona) e concentrate tutti gli sforzi sulla differenziazione e sul recupero. Non c'è altra strada,