La mia storia
Sono nato 41 anni fa a Velletri, sui Colli Albani, sono figlio di Anna casalinga e Pietro informatico. Ho fatto una scelta ben precisa sin dalle scuole superiori rispetto a quello che volevo fare nella vita: occuparmi di tutela dell'ambiente.
Ho scelto quindi un percorso di studi focalizzato sulla sicurezza e prevenzione dei luoghi di lavoro a indirizzo ambientale. Lavoro da quasi 20 anni come tecnico in ARPA Lombardia (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), dove faccio esattamente quello che volevo: tutelare l'ambiente e la salute di lavoratori e cittadini.
LA SCELTA POLITICA
La spinta a interessarmi di politica è nata dalle mie esperienze nel volontariato, ma soprattutto dall'ambiente lavorativo dove ho verificato in prima persona le conseguenze della lottizzazione dei partiti di servizi indispensabili al benessere della comunità.
Lavoro in team con colleghi altamente specializzati, ci sono delle vere eccellenze professionali nelle Istituzioni, ma - arriviamo al ma - parte di questo ottimo lavoro viene vanificato da interessi altri da quelli dei cittadini. Ambiente e salute sono settori del servizio pubblico che dovrebbero essere al di sopra e al di fuori di qualsiasi interesse politico o di fazione. Idealista? Forse, ma per quanto mi riguarda è una precisa posizione politica.
Su questa riflessione sono entrato nel 2012 nel M5S, l'unica forza che sentivo dirompente rispetto alle logiche di spartizione dei partiti tradizionali nelle pubbliche Istituzioni. Il mio orientamento è progressista e ambientalista e mi riconosco nel programma del M5S 2050 che fa del socioambientalismo il cardine della sua visione della società. Sono fiero di aver fatto parte del Movimento delle origini a cui ho cercato di dare il meglio del mio contributo, sono cresciuto politicamente in questi 10 anni anche attraverso i suoi cambiamenti, spesso dolorosamente divisivi. Ho continuato a lavorare sul territorio, senza mai tralasciare il rapporto con i cittadini, sia da consigliere di Municipio 3 a Milano (un bacino di 140.000 abitanti), che da fine mandato quando ho continuato a spendermi per il progetto del M5S 2050.
Considero i diritti civili imprescindibili dai diritti sociali, gli uni non esistono senza gli altri in senso circolare.
Nessuno deve rimanere indietro è la frase fondante per una società sana.