Buon voto a tutti
Come sapete si voterà per le Elezioni Regionali Domenica 12 e Lunedì 13 febbraio.
Movimento 5 stelle
Nicola Di Marco
Paola Pizzighini
Consolato Gregorio Mammi
Federica Casalino
Alberto Arosio
Simona Bertogliatti
Matteo Cattaneo
Veronica Iannone
Pierluigi Riccitelli
Marwa El Namr
Daniele Tromboni
Loredana Ali’
Marco Zanzottera
Ofelia Battigaglia
Massimiliano Mantovani
Laura Faravelli
Daniele Beretta
Letizia Rovani
Ivan Angelo Fassoli
Barbara Sordini
Sergio Giuliano Missiaggia
Renata Paola Polesel
Pier Paolo Solinas
Raffaella Polverino
Alessandro Serra
Emanuela Brandazzi
Partito Democratico
Cosima Buccoliero
Pietro Bussolati
Paola Bocci
Carlo Borghetti
Maria detta Carmela Rozza
Fulvio Caselli
Claudia Bianchi
Eugenio Comincini
Daniela Caputo
Paolo Cova
Silvia Carabelli
David Gentili
Dhammika Chandrasekera
Angelo Melluso
Diana Alessandra De Marchi
Alfredo Simone Negri
Rosa Palone
Maso Notarianni
Loredana Pastorino
Lorenzo Pacini
Ester Maria Pungolino
Giuseppe Pignatiello
Manuela Sammarco
Paolo Romano
Sara Santagostino Pretina
Gianpiero Stabile
Patto civico
Fabrizio Pregliasco (virologo)
Michela Palestra (sindaca Arese)
Michele Usuelli (consigliere uscente +Europa)
Francesca Ulivi (assessora Municipio 1 Milano)
Luca Paladini (Sentinelli)
Monica Frassoni (ex deputata europea)
Mauro Grimodli (ex presidente ordine psicologi)
Giulia Crivellini (Radicali Italiani)
Roberto Maviglia (consigliere Cassano d'Adda/Città Metr.)
Alicia Ambrosini (Possibile)
Gianfranco Accomando (ex presidente Fondazione per Leggere)
Maria Letizia Caccamo (medico)
Pasquale Andriuzzi (sindacalista)
Renata Cerutti (consigliera Turbigo)
Walter Cecchin (assessore San Giorgio su Legnano)
Serena Masi (consigliera Municipio 9 Milano, Demos)
Enrico Fedrighini (consigliere Milano)
Lucy Menendez
Alessandro Macchi (Volt)
Sabrina Sanguine
Marco Maggi (consigliere Magenta)
Annalori Tortolani
Maurizio Magnoni (assessore Corsico)
Mauro Orso (consigliere Milano)
Francesco Pompa (consigliere Nerviano)
Giovanni Zais (attivista)
Alleanza Verdi Sinistra
Padoan Daniela
Guastafierro Aldo
Soldatesca Silvia Ilaria
Rosati Onorio
Balduini Assunta Volumnia Elisabetta
Balotta Dario
Balestri Iris
Colombo Roberto
Comelli Angela (civica)
Dal Toso Marco Sereno
Dell’Oca Chiara (indipendente)
Della Rovere Roberto (civico)
Lugarini Anna Chiara (indipendente)
Durante Daniele (civico)
Mapelli Claudia
Farina Daniele
Mezzatesta Giovanna Rita
Fortinguerra Francesco
Pezzoni Nausica (indipendente)
Lucci Giovanni Junior
Scarano Elisa
Maestroni Sergio Romeo (civico)
Taldone Sara
Marino Felice
Vecchi Laura
Schettino Diego
La nostra Repubblica Italiana si è dotata, 75 anni fa di una Costituzione dove sono presenti molte caratteristiche di democrazia formale ed alla quale si attengono le istituzioni ed i cittadini italiani. Quasi sempre.
Cè da aggiungere che durante il dibattito alla Costituente (erano altri tempi, luglio 1946, e con altri personaggi e statisti!), non passò – perché i relatori non vollero essere troppo esigenti e vincolanti – in una versione del secondo comma dell’art. 48 che così diceva: il voto è “un dovere civico e morale”. Si pensò che, dato che si intendeva sanzionare nella legge elettorale gli elettori non votanti, non era opportuno censurare un atto che investiva una qualità morale del cittadino. Scrupoli costituzionali che oggi sarebbero davvero impensabili!
Successivamente l’argomento fu ripreso e determinò una sentenza della Corte costituzionale (n.96, 2 luglio 1968):
... nelle considerazioni in diritto, al punto 3, si legge che “in materia di elettorato attivo, l’articolo 48, secondo comma, della Costituzione ha, poi, carattere universale ed i princìpi, con esso enunciati, vanno osservati in ogni caso in cui il relativo diritto debba essere esercitato”.
A proposito appunto delle consultazioni referendarie ecco uno dei primi esempi passati in sordina di palese violazione della democrazia, i referendum abrogativi sulle norme per la procreazione assistita. Fu la vittoria dell’astensionismo su un argomento spinoso. Perché i referendum non raggiunsero il quorum minimo, solo il 25,9% degli aventi diritto si era recato alle urne.
Certo astenersi è una facoltà ma si può anche deporre nell’urna una scheda bianca (se non ci si vuole esprimere nel merito), adempiendo così al dovere di votare. Se non altro si comporerebbe un disegno più coerente ed evidente delle scelte del "popolo sovrano".